Un’esperienza immersiva: il giardino di Palazzo Arengo e i suoi “busti illustri”

Un museo a cielo aperto ricco di storia e di storie, dove poter sostare per godere dei racconti di celebri personaggi e partire alla scoperta delle tante curiosità che impreziosiscono la città delle cento torri

C’è un luogo speciale nel cuore del centro storico di Ascoli Piceno, ricco di storie raccontate da illustri personaggi che hanno lasciato un segno indelebile sulla città dal punto di vista economico, culturale, intellettuale, scientifico.

È il giardino di Palazzo Arengo, la sontuosa sede del Municipio sita in Piazza Arringo. Uno scrigno di tesori, prima di tutto botanici, con esemplari studiati nel 1800 dallo scienziato ascolano Antonio Orsini. Poi un museo a cielo aperto, con la serie di busti bronzei e lapidei che son tutto fuorché silenziosi.

Si, oggi i busti ci parlano, attraverso una serie di QR Code installati sul loro basamento, e ci raccontano la loro storia e quella della città, facendo partire suggestivi percorsi alla scoperta dei luoghi più affascinanti di Ascoli Piceno.

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“5 MOTIVI PER CUI VALE”

  • Una sosta rilassante nel cuore del centro storico
  • Un vero museo a cielo aperto
  • QR code per visita in autonomia
  • Uno scrigno di storia e natura
  • Piacerà a grandi e piccini

“LA SCELTA IDEALE SE”

  • Ami le curiosità storiche
  • Sei di Ascoli ma non conosci le storie che stanno dietro a ogni personaggio
  • Vuoi fare una visita particolare in città
  • Ti piacciono i parchi e i giardini

Chi entrava nel cortile del palazzo comunale nel XVII secolo poteva ammirare otto aiuole simmetricamente disposte divise da vialetti e qualche albero ad alto fusto nella zona corrispondente al giardino dell’Episcopio, oggi separato da un muro in pietra.
Nel tempo le cose sono cambiate: l’acquerello di Giulio Gabrielli raffigurante “Pranzo della guardia nazionale nel cortile del palazzo comunale” mostra infatti al centro del giardino dell’Arengo una grande aiuola circolare. Oggi, invece, all’interno del cortile si possono ammirare
busti, sarcofagi, frammenti romani, lapidi e i resti degli affreschi di Giovanni Battista Ragazzini dell’antica cappella del Palazzo Anzianale. Anche l’impianto arboreo è largamente mutato, caratterizzato dalla presenza di magnolie, palme e monumentali cedri del Libano impiantati alla fine dell’Ottocento.

E poi, appunto, quello che forse è il tesoro più grande: i 18 “Busti illustri” come hanno amato definirli gli esperti che recentemente hanno portato a termine un progetto di restauro e valorizzazione di questi affascinanti personaggi. Poeti, musicisti, letterati, militari, scultori, banchieri… ognuno di loro ha una storia da raccontare. Come John Pierpont Morgan, banchiere statunitense, la cui storia è degna di un libro: Morgan durante la giovinezza studia a Boston e a Göttingen in Germania iniziando la sua carriera nella banca paterna la JP Morgan Chase & Co. Parallelamente all’attività di banchiere conduce una straordinaria attività di collezionismo e filantropia. Nel 1902 viene trafugato un sontuoso piviale di Niccolò IV dalla cattedrale ascolana, per poi ricomparire due anni più tardi in una mostra al South Kensington Museum di Londra, prestato dal miliardario americano che l’aveva acquistato a Parigi. Riconosciuto, fu restituito al governo italiano e nel 1907 consegnato alla Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno.

Oppure come Antonio Orsini, botanico, chimico, zoologo, cristallografo e pirotecnico. Scienziato di fama internazionale, Orsini sale agli onori della cronaca grazie al suo celebre erbario, creato raccogliendo i semplici, delle erbe medicinali. Socio di ben 35 accademie italiane, Orsini nell’Ottocento coltiva numerosi interessi che spaziano dall’archeologia alla numismatica, dall’allestimento di strabilianti spettacoli pirotecnici fino alla musica: è tra i fondatori del Teatro dei Filarmonici. Divenne il direttore tecnico di uno zuccherificio a Grottammare e nel 1861 viene eletto Senatore del Regno d’Italia. Allo scienziato è intitolato il Museo di Storia Naturale ospitato all’interno del complesso della Cartiera Papale.

 

Di questo passo potremmo raccontarvi storie all’infinito ma vi invitiamo a visitare il giardino comunale e conoscere le storie dei 18 personaggi presenti, attraverso l’utilizzo dei QR code e partire in autonomia alla scoperta delle tante curiosità storiche che caratterizzano la città di Ascoli. Se volete approfondire o farvi guidare da veri esperti, vi consigliamo di contattare le guide di Ascoli Musei per organizzare un tour.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI 

Ascoli Musei
Info point: Piazza Arringo, 7
E-mail: info@ascolimusei.it
Telefono: +39 0736 298213
Mobile: +39 333 3276129
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