Tradizioni ad Ascoli Piceno: il culto di Sant’Emidio, Patrono della città

Ti raccontiamo il culto di Sant’Emidio ad Ascoli Piceno, le radici storiche e le particolarità, i monumenti da vedere e come raggiungere il complesso monumentale di Sant’Emidio alle Grotte.

Il 5 agosto di ogni anno, Ascoli Piceno festeggia il suo Santo Patrono, Sant’Emidio, tra momenti di culto, celebrazioni tradizionali e spettacoli pirotecnici. Una settimana dedicata al folklore cittadino che culmina con la Giostra della Quintana, la prima domenica di agosto. Sant’Emidio è il patrono della città e della diocesi di Ascoli Piceno. In territorio ascolano è venerato come Santo protettore, intercessore e avvocato in ogni pubblica o privata necessità. Oltre i confini della diocesi ascolana, invece, Sant’Emidio è venerato come protettore contro i terremoti. L’uso di invocare la protezione e intercessione di Sant’Emidio in caso di terremoto sembra aver avuto origine nel 1703, quando gli ascolani attribuirono al loro patrono il merito di averli salvati dai terribili terremoti che avevano funestato l’Italia centrale nel gennaio-febbraio di quell’anno. Nasceva così una pratica devozionale che, nei decenni successivi, andò diffondendosi in Italia e all’estero con tale successo da far dimenticare quasi del tutto che Sant’Emidio non era né il primo né l’unico santo accreditato con specifiche competenze antisismiche; prima che a lui era capitato a Francesco Borgia, Filippo Neri e Francesco Solano, per citare solo i casi più significativi. (fonte: SENM (2020)associazione culturale «Sant’Emidio nel mondo»).

Processioni, penitenze, medaglie commemorative: questi e altri furono i modi in cui gli ascolani espressero la propria gratitudine al loro santo patrono per averli protetti durante i terribili terremoti del 1703. Ma l’impegno maggiore fu profuso per sciogliere un voto solenne della comunità: riscattare da un secolare abbandono la più antica sede del culto emidiano, oggi il Tempietto di Sant’Emidio alle Grotte. Giuseppe Giosafatti, il migliore architetto locale del tempo, escogitò a questo scopo un allestimento squisitamente barocco, in cui l’arte sposava e ingentiliva la natura. La parete rocciosa fu sgretolata fino a portare allo scoperto le grotte paleocristiane e poi rivestita con una facciata di travertino delicatamente scolpito, che diede al luogo una fisionomia unica e suggestiva.

Tale complesso monumentale dedicato a Sant’Emidio si trova a pochissimi minuti a piedi fuori dal cuore del centro storico. Si può raggiungere con una passeggiata attraverso le bellezze architettoniche della Città delle Cento Torri o, per chi vuole, anche in automobile. (fonte: SENM (2020)associazione culturale «Sant’Emidio nel mondo»).

Ecco alcuni dettagli sul culto di Sant’Emidio ad Ascoli Piceno, le radici storiche e le particolarità. I cimiteri degli antichi romani erano situati, per legge, fuori dal pomerium, cioè all’esterno del territorio urbano. La zona sepolcrale dell’Ascoli romana era situata ai margini della pianura di Campo Parignano, poco a nord della città, ai piedi di un costone di arenaria crivellato di grotte e di gallerie. È in questo cantuccio appartato che affondano le radici cristiane di Ascoli.

Secondo la tradizione, infatti, in una di queste grotte furono sepolti Sant’Emidio, l’evangelizzatore della città, e i suoi compagni di martirio e lì riposarono dal principio del IV secolo dopo Cristo fino a qualche decennio dopo l’anno Mille, quando i loro resti furono traslati nel nuovo Duomo cittadino, in Piazza Arringo, dando vita alla splendida Cripta, vero scrigno di maestosi tesori artistici, sicuramente da visitare.

Il complesso monumentale può essere visitato esclusivamente su prenotazione. Per richiedere informazioni contattare:

  • Associazione Sant’Emidio nel Mondo
    E-mail: s.emidiomondo@gmail.com
    Mobile: +39 334 3565078 (Sig. Giuseppe Bachetti); +39 328 3247179 (Sig. Paolo Petrucci)
  • Centro Informazioni Turistiche e culturali di Ascoli PicenoPiazza Arringo 7, Ascoli Piceno.
    Orari di apertura: lunedì-venerdì: 9-18.30; sabato: 9-13 e 15-18; giorni festivi: 10-19
    Telefono 0736 298204/298334; fax 0736 298204
    E-mail: turismo@comune.ascolipiceno.it
  • Parrocchia del Sacro Cuore di Ascoli Piceno – Telefono 0736 259320

Come arrivare al complesso monumentale?
A piedi: da Piazza Arringo 7 (Centro Informazioni Turistiche, Palazzo Comunale, Sala dei Mercatori) procedere verso nord lungo Via dei Bonaccorsi; svoltare a destra in Corso Mazzini; svoltare a sinistra in Via Giuseppe Sacconi; imboccare il Ponte nuovo e proseguire percorrendo tutto il Viale Sinibaldo Vellei; svoltare a sinistra in Viale Marcello Federici e proseguire fino al n. civico 33; svoltare a destra in Via Carso e percorrerla fino alla fine.

In automobile: per chi proviene dalla costa, all’arrivo ad Ascoli (uscita su quartiere Monticelli) imboccare Via delle Zeppelle; proseguire su Viale Marcello Federici fino al n. civico 33; svoltare a destra in Via Carso e percorrerla fino alla fine.

Per chi proviene dall’interno all’arrivo ad Ascoli imboccare Via Bengasi; proseguire su Via Sant’Emidio Rosso, Via Berardo Tucci, Via Adriano Rigantè e Viale Marcello Federici fino al n. civico 31; svoltare a sinistra in Via Carso e percorrerla fino alla fine.

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